Quante volte ho visto cantanti dispiacersi nel dire “nella scorsa lezione ero riuscito a fare delle cose con la mia voce, che oggi non riesco più a fare”.
La mia domanda ormai di rito è “quanto hai rifatto gli esercizi?” e la risposta è quasi sempre “non ho avuto tempo”.
A questo punto è chiaro che non si tratta di un impedimento della voce o di una difficoltà insuperabile, ma semplicemente del fatto che il canto non si comanda con un pulsante, ma la voce va allenata costantemente e i meccanismi memorizzati, in maniera da diventare (o nella maggior parte dei casi “ritornare”) naturali.
Non basta aver capito come affrontare un passaggio, bisogna allenarlo, altrimenti l’apparato vocale potrebbe opporsi all’input che diamo e non eseguirlo, perché troppo abituato ad affrontarlo in un altro modo.
Non aspettare di avere un’ora di tempo completamente libera per metterti a lavorare sulla voce, fallo anche per poco, ma con costanza e vedrai che i risultati arriveranno sicuramente, facendo gli esercizi giusti e correttamente.
Altra precisazione importante: per migliorare non basta cantare fino allo sfinimento la canzone o il passaggio che ci risulta difficile, perché rischierai di ripetere sempre lo stesso errore; a quel punto il tuo cervello potrebbe memorizzare quello come meccanismo da attuare e paradossalmente riportarti in quella direzione ogni volta che ti trovi ad affrontarlo.
Ecco il valore degli esercizi, che decontestualizzano un meccanismo, un passaggio, un movimento, dalla canzone e (ri)abituano l’apparato vocale ad un comportamento sano, che nasconde possibilità della tua voce che forse neanche pensi di avere.
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